Nei secoli scorsi Gorla contava su alcuni presidi religiosi fra cui il Convento dei Padri Minimi di S. Francesco di Paola; il convento corrispondeva all’area occupata attualmente dalla Casa dei Ciliegi (Via Bertelli). Correva l’anno 1630 quando le autorità ecclesiastiche, preoccupate per la sicurezza dei fedeli costretti ad attraversare il Naviglio Martesana “non essendoci ponte fermo et comodo” per recarsi alla Parrocchiale di Turro, incominciarono ad utilizzare, per le funzioni religiose, l’Oratorio di San Bartolomeo. Fu Bartolomeo Banfi a chiedere di poter erigere un oratorio più prossimo alle esigenze dei fedeli.
Il Borgo di Gorla non aveva parrocchia, ma contava su molte proprietà religiose, fra cui quella del Monastero di S. Caterina delle Orfane o della Stella, e quelle del Convento dei Padri Minimi di S. Francesco di Paola. Nel 1630 le autorità ecclesiastiche avviarono un progetto, approvato da Federico Borromeo, di costruzione di un oratorio: l’Oratorio di San Bartolomeo. Si arrivò poi, il 16 settembre 1895, ad approntare la costruzione di una nuova chiesetta/oratorio “da completarsi entro due anni”.” Nel 1900, benché non consacrata, la Chiesetta di via Aristotele fu visitata dal Cardinale A. C. Ferrari.
La chiesetta era, però, un po’ troppo piccola per le esigenze dei “Terrazzani” di Gorla. Fu così che, poco alla volta, si giunse alla realizzazione della Circoscrizione Parrocchiale e, in seconda battuta, alla costruzione della nuova Parrocchia. Nell’aprile del 1922, l’Ingegnere Fausto stese il progetto della nuova Casa Parrocchiale che fu poi affidato, per l’esecuzione, ai Fratelli Seregni di Greco Milanese. I lavori furono fatti in economia con l’assistenza dell’Ingegnere Strada e del Geometra Colombo. Il 29 novembre 1925 Mons. Giovanni Rossi poneva la prima pietra del nuovo tempio che fu poi dedicato a Santa Teresa del Bambin Gesù.
Alla Chiesetta di via Aristotele e alla Parrocchia di Gorla s’affiancò ben presto il Monastero delle Clarisse della Regola di Santa Chiara, voluto grandemente dall’Ordine Francescano e, in particolar modo, dal Cardinale Ildefonso Schuster come atto d’isolamento nella preghiera “con modestia e senza ostentazione, ma in fraternità di spirito con gli uomini”. La struttura, progettata dall’architetto Giovanni Muzio (1893 - 1982) e articolata in tre corpi distinti, accoglie oggi una trentina di Suore Clarisse di una piccola comunità di clausura. La chiesa fu affiancata nel 2003 dalla Residenza per anziani “San Francesco”.
Due ampie sacrestie, uno studio, l’abitazione del sacerdote, accompagnano il complesso conventuale che si avvale, nel seminterrato, di due laboratori interni e, al piano terreno, del refettorio con cucina, dispensa, lavanderia, parlatoio. Ai piani superiori sono collocate altre sale per i laboratori, le celle, l'infermeria. La cappella è arricchita da nicchie con sculture lignee poste ai lati del coro. Il tetto è sostenuto da arconi ogivali come nelle migliori tradizioni quattrocentesche. Hanno collaborato alla decorazione della Cappella i pittori Baruzzi, Longaretti, gli scultori Asco, Baragli, Paganini.
Il 20 Ottobre 1944 i bambini della Scuola Elementare “Francesco Crispi”, colti di sorpresa sulla rampa delle scale da una bomba sganciata dai bombardieri alleati, furono orrendamente straziati mentre cercavano di scendere nei rifugi. Quell’episodio scrisse delle pagine tragiche che ancora oggi feriscono il borgo intero colpito nella sua intimità più esposta ed innocente. Furono sette giorni di una lunga, interminabile, Via Crucis recitata accanto ai corpi straziati delle vittime innocenti, scanditi dai singhiozzi e dal silenzio rispettoso di un borgo, incredulo e sconsolato.
Monumento ai Piccoli Martiri di Gorla
Il sacrificio di 184 alunni e 14 maestri venne ricordato da un monumento eretto presso il Ponte Vecchio di Gorla. Il monumento, opera dello scultore Remo Brioschi, venne inaugurato inaugurato Il 20 ottobre 1947. In quell’occasione la piazza fu ribattezzata: Piazza dei Piccoli Martiri di Gorla. Il monumento è un blocco marmoreo sormontato da due pilastri; ai piedi dei pilastri, la statua bronzea di una madre dolente esibisce il figlio morto fra le proprie braccia e una scritta a caratteri cubitali “Ecco la Guerra”. Sul pilastro di sinistra, in rilievo, un aereo sormonta la scuola mentre, su quello di destra, lo stesso aereo, allontanandosi, lascia sotto di sé il carico di distruzione. Sul retro del monumento, una cripta accoglie i resti dei piccoli alunni e delle loro insegnanti. L’abside della cripta è interamente occupata da un mosaico con il volto di Cristo; sotto il mosaico un bimbo, vittima sacrificale. Verso di lui sembrano andare le mamme piangenti; in alto troneggia la scritta: ”Vi avevo detto di amarvi come fratelli”.
Il Monastero delle Clarisse, il Monumento ai Piccoli Martiri, la Piazza, il Ponte Vecchio, l’alzaia, compongono una piccola “architettura del silenzio”, una sorta di piccolo “Campiello” ispirato alla meditazione. A questa piazza “Gorla Domani” si rivolge per ridare dignità e senso a uno spazio fisico della memoria e della riflessione nel nome del ricordo delle vittime innocenti della guerra.
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- “Paese Parrocchia e chiesa di Turro Milanese, Pieve di Bruzzano, Memorie stese dal Parroco Locale e pubblicate nella Faustissima Benedizione e Inaugurazione della Nuova Chiesa Parrocchiale”, Milano, Tipografia della casa editrice “Osservatore Cattolico”, 1886.
- Sac. Don Davide Sesia, Chronicon di Turro, vol I 1882-1944.
- La vita della Chiesa nelle trascrizioni del “Liber Cronicus”. Volume n. 1, 1919-1943; volume n. 2, 1944-1965
- Sac. Davide Sesia, Memorie stese dal parroco locale. Milano. Tipografia della Casa Editrice “Osservatore Cattolico”, Milano, 1886.
- Nuova Mappa del Comune di Gorla e Precotto" (1900) dell'Ufficio Tecnico Comunale, alla scala 1:2000. Civiche Raccolte d’Arte Bertarelli. Milano. Castello Sforzesco.
- Supplemento a “Gorla Dentro”, Ottobre 1971, Periodico indipendente a cura del Gruppo d’opinione di Gorla.
- “Statuti delle Strade e delle Acque del Contado di Milano”, redatti nel 1346. Archivio di Stato di Milano.
- Achille Rastelli: Bombe sulla città, Edizione Mursia, Milano 2004.
- La vita della Chiesa nelle trascrizioni del “Liber Cronicus”. Volume n. 1, 1919-1943; Volume n. 2, 1944-1965
- AA.VV., Turro in "Città di Milano", Bollettino Municipale Mensile, edito dal Comune di Milano, Gennaio, 1917.
- Camillo Gamba, Monastero delle Clarisse, in "Città di Milano", Bollettino Municipale Mensile, edito dal Comune di Milano. Gennaio, 1917.